lunedì 8 novembre 2010

Riforma Forte del sistema sociale regionale: regole e controlli sui progetti

Nuove linee guida  per la riforma del sistema sociale regionale, le ha illustrate l'Assessore regionale alle politiche sociali Forte il 2 novembre 2010 in un incontro con l'Assessore Taddei e con gli altri Assessori provinciali alle politiche sociali della regione Lazio.

Avrà importanti ricadute sul nostro territorio l'incontro dello scorso 2 novembre 2010 tra l'Assessore alle Politiche Sociali e Famiglia Aldo Forte della Regione Lazio e gli assessori provinciali tra cui Luigi Taddei Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Rieti.

L'intento di Forte è tanto ambizioso quanto necessario: riformare il sistema sociale della Regione Lazio. Nell'incontro del 2 novembre scorso Forte ha voluto illustrare ai 5 Assessori provinciali le linee guida dell'assessorato per la riforma, che comporterà una revisione del ruolo delle province.

L'idea di una riforma è nata dai risultati del secondo Rapporto sui servizi sociali del Lazio dalle quali emerge come una delle criticità sia la disomogeneità nell'offerta assistenziale tra i diversi territori regionali.

Controllo e valutazione dei progetti
Per una più attenta gestione delle risorse l'assessorato di Forte sta elaborando procedure di controllo e sistemi di valutazione dei progetti, anche per fare in modo che rispondano alle reali esigenze della popolazione.

Gli assessori provinciali, tra cui anche l'assessore Taddei, si sono detti disponibili a fissare un calendario di incontri che dovrebbero avere lo scopo di dare piena attuazione al'annunciato processo di riforma.



Politiche di integrazione degli stranieri
Non potrà che avere risvolti positivi per le politiche di integrazione la riforma annunciata dall'Assessore regionale Forte, dopo che la Giunta Marrazzo ha tagliato per due annualità del Fondo Nazionale Politiche Sociali (FNPS) il finanziamento dei servizi in favore degli stranieri, che hanno comportato nella provincia di Rieti l'annullamento dei servizi e la perdita di circa 73 posti di lavoro, ne avevamo già parlato un un post del 3 luglio 2010. Con l'arrivo della Giunta Polverini poi, nessuna inversione di rotta, il taglio non è stato ritoccato.
È impensabile affrontare la crescita esplosiva della presenza straniera nel territorio provinciale di Rieti, come nel resto del Lazio e dell'Italia, senza adeguate politiche di integrazione, che non possono certo essere risolte con le briciole con cui è stata finanziata la Legge Regionale. Per l’esercizio finanziario 2008 della legge regionale saranno destinati a tutto il Lazio circa 1,2 milioni di euro, di questi alla provincia di Rieti arriveranno 98.948,48 euro.

La provincia di Rieti
La Provincia di Rieti ha ricevuto, per l'attuazione delle politiche di integrazione degli stranieri, circa 600 mila euro l'anno dal 1999 fino allo scorso anno. Di questi, circa la metà andava ai 5 distretti sociali e la restante metà era gestita direttamente dalla Provincia di Rieti in assenza di regole e di controlli, come evidenziato dall'Assessore Forte.
I 300 mila euro annuali che non arrivavano ai Distretti, secondo la Provincia di Rieti, sono stati spesi per circa 10 anni per uno sportello informativo e per un servizio di assistenza scolastica del quale nulla è mai stato reso pubblico (risultati, numeri, offerta, richiesta, personale, criticità, ecc.) in questi anni.

Ci auguriamo dunque che la riforma Forte possa da un lato tornare a finanziare le politiche di integrazione e dall'altro regolamentare e controllare i progetti finanziati in modo che i soldi arrivino davvero, tradotti in servizi, alla popolazione che ne ha bisogno.

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