sabato 23 ottobre 2010

Morti bianche: un pastore rumeno perde la vita nella Valle del Sole

È del 14 ottobre 2010 un post nel quale, divulgando i numeri degli stranieri infortunati sul lavoro nella provincia di lavoro nel 2009 diffusi dall'Inail, abbiamo evidenziato come, nonostante la provincia reatina sia l'unica nel Lazio a mostrare un incremento percentuale degli incidenti, non si sia per fortuna registrato nessuna morte bianca per gli stranieri del reatino nel 2009.

Oggi purtroppo la comunità straniera della provincia di Rieti si trova a dover piangere una vittima: Sandor, un uomo di 55 anni, un pastore, di cittadinanza rumena. Il suo corpo è stato ritrovato privo di vita ieri mattina, poco lontano dalla strada, in un bosco della Valle del Sole sotto il versante est del Monte Terminillo, in quella zona si trovavano disperse le sue pecore. Proprio vicino al punto in cui è stato rinvenuo il cadavere, Sandor era stato visto per l'ultima giovedì 21 ottobre.



Le ricerche dell'uomo, condotte da polizia, soccorso alpino e forestale che ha messo a disposizione un elicottero, sono iniziate ieri mattina dopo che un suo amico, che ogni giorno gli portava da mangiare, ne ha denunciato allarmato la scomparsa.

Secondo una prima ricostruzione di polizia e forestale l'uomo sarebbe morto per ipotermia dopo essere scivolato battendo violentemente la testa mentre portava al pascolo il suo gregge.

La salma di Sandor si trova ora nel reparto di Medicina legale dell'Ospedale De Lellis di Rieti, l'autopsia, che potrà accertare le cause della morte, sarà disposta non prima di lunedì.

Sandor viveva in un rifugio, portava al pascolo il suo gregge percorrendo la strada che da Campo Foragna arriva al Rifugio Sebastiani e ogni giorno un suo amico gli portava da mangiare.

Questa tragica morte ancora una volta pone al centro del dibattito locale la necissità e l'urgenza di inserire all’ordine del giorno di amministratori e operatori la tutela dei lavoratori stranieri che, a sentir parlare i numeri dell'Inail, nella provincia di Rieti vivono la peggiore situazione del Lazio, la triste fine di Sandor probabilmente rafforzerà il nostro triste primato.

Come abbiamo già ricordato nel nostro post del 14 ottobre 2010, secondo l’Inail "gli immigrati continuano a presentare un'incidenza infortunistica più elevata rispetto ai colleghi italiani. I fattori di rischio associati al tipo di lavoro svolto dall’immigrato possono essere ricondotti alla categoria delle tre D, dirty, dangerous, demanding jobs, cioè al fatto che gli immigrati sono spesso adibiti ai lavori più sporchi, più pericolosi e più faticosi. Tuttavia alla base del fenomeno, oltre al fatto che la manodopera straniera è impiegata nei lavori più pericolosi, c'è un problema culturale e di formazione: i maggiori elementi di rischio per gli stranieri derivano spesso da una diversa dimensione valoriale e da una scarsa comprensione della lingua, che portano entrambi a una minore consapevolezza e percezione del pericolo".

L'ARI onlus (Associazione Rieti Immigrant - provincia) esprime le proprie condoglianze alla famiglia di Sandor.

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