sabato 23 ottobre 2010

Donna, Rumena, 35enne, abita a Rieti

Donna, Rumena, 35enne, abita a Rieti, è questo il ritratto dello straniero medio residente nella provincia di Rieti che emerge dai dati diffusi dall’ISTAT sulla presenza straniera in Italia al 1° gennaio 2010.

Hanno superano per la prima volta la soglia dei 10 mila i cittadini stranieri residenti nella provincia di Rieti al 1° gennaio 2010, sono infatti 10.901, pari al 6,8% del totale dei residenti (media nazionale 7%), con una variazione del 10% rispetto all’anno precedente quando erano 9.912. Le femmine, che rappresentano la maggioranza, sono 5.942 (54,5%), i maschi 4.959 (45,5%) , i minori sono il 19,0%.

Gli stranieri nati nel 2009 nella provincia di Rieti sono il 10,1% del totale degli stranieri residenti. “Essi rappresentano la “seconda generazione” – fanno notare dall’ISTAT - in quanto stranieri, ma non immigrati; inoltre, dato che il fenomeno dell’immigrazione nel nostro Paese è relativamente recente, gli stranieri nati in Italia sono per la maggior parte ancora minorenni.”

Su tutti i nati nella provincia di Rieti nel 2009, gli stranieri rappresentano l’11,0%.

La principale comunità residente nella provincia di Rieti proviene dalla Romania che conta 4.344 presenze con un’incidenza sul totale degli stranieri residenti del 39,8%.

Il capoluogo si conferma il Comune che conta più presenze, a Rieti infatti risiedono 2.078 stranieri (1.210 femmine e 868 maschi), al secondo posto Fara Sabina con 1.443 residenti stranieri (783 femmine e 660 maschi), seguono Poggio Mirteto con 608 presenze (307 maschi e 301 femmine) e Forano con 463 stranieri (255 femmine e 208 maschi).

 All’opposto i Comuni che registrano meno stranieri: spicca su tutti Marcetelli con 1 sola presenza, si tratta di una donna. A Micigliano gli stranieri sono 2, entrambi maschi, a Turania 4 (3 femmine e 1 maschio) e a Collegiove 6 (5 femmine e 1 maschio).

La popolazione straniera è giovane e si concentra tra i 20 e i 50 anni, gli stranieri tra 0 e 50 anni sono 9.569, l’87,8% del totale, i 35enni sono i più numerosi (sono 306), i 33enni sono 302, i 31enni sono 296.  Lo straniero più anziano è invece una donna di 92 anni.

Tra i residenti della provincia di Rieti gli stranieri tra 0 e 10 anni sono 1.270, tra 11 e 20 anni 1.111, tra 21 e 30 anni sono 2.383, tra 31 e 40 anni 2.790, tra 41 e 50 anni 2.015, tra 51 e 60 anni 977, tra 61 e 70 anni 254, tra 71 e 80 anni 82, tra 81 e 90 anni 18 e infine sopra i 90 anni risiede nella provincia di Rieti 1 solo straniero.

IL LAZIO
Il Lazio conta 497.940 stranieri residenti, 264.771 femmine e 233.169 maschi, con una variazione del 10,6% sul 2009.

Le prime 3 comunità residenti nel Lazio sono la Rumena (36,0%), la Filippina (6,0%) e la Polacca (4,8%). La comunità Rumena è la più numerosa in tutte le province del Lazio.

La provincia con più stranieri residenti è naturalmente Roma con 405.657 presenze (217.195 femmine e 188.462 maschi), segue Latina con 34.306 stranieri (qui sono di più i maschi 17.393 rispetto alle femmine 16.913), Viterbo con 26.253 unità (13.718 femmine e 12.535 maschi), Frosinone con 20.823 presenze (11.03 femmine e 9.820 maschi), chiude la classifica Rieti con 10.901 unità.

La variazione percentuale rispetta al 2009 è del 10,6% nel Lazio, ma analizzando i dati provinciali è più forte a Latina (11,1%), che a Roma (10,7%), Viterbo (10,1%), Rieti (10,0%) e Frosinone (8,8%).

Nel Lazio la percentuale degli stranieri residenti sul totale della popolazione è dell’8,8%, nella provincia di Roma il 9,8%, l’8,3% a Viterbo, il 6,8% a Rieti, il 6,2% a Latina e il 4,2% a Frosinone.

Su tutti i nati nel Lazio nel 2009, il 12,3% sono stranieri, a Roma e Viterbo sono il 13,2%, l’11% a Rieti, il 9,2% a Latina e il 7,9% a Frosinone.

Il genere più rappresentato tra gli stranieri nel Lazio è quello delle femmine, sono infatti il 52,8% a Frosinone, il 54,5% a Rieti, il 53,5% a Roma, il 52,3% a Viterbo e il 49,3% a Latina.

Nel Lazio i minori rappresentano il 17,4% del totale degli stranieri residenti, il 21,3% a Frosinone, il 20,0% a Latina, il 19,7% a Viterbo, il 19,0% a Rieti e il 16,7% a Roma.

Nel Lazio, su tutti gli stranieri residenti, i nati in Italia sono l’11,1%, l’11,6% a Latina, l’11,3% a Frosinone, l’11,2% a Roma, il 10,6% a Viterbo e il 10,1% a Rieti.

La comunità rumena
La comunità rumena, la più numerosa in tutte le province, conta nel Lazio 179.469 presenze, con un’incidenza del 36,0% sul totale degli stranieri residenti.
In termini assoluti la comunità rumena è più numerosa a Roma con 139,821 presenze, seguono a lunga distanza Latina (15.425), Viterbo (11.788), Frosinone (8.091) e Rieti (4.344).
L’incidenza percentuale della comunità rumena è del 36,0% nel Lazio, il 45,0% a Latina, il 44,9% a Viterbo, il 39,8% a Rieti, il 38,9% a Frosinone e il 34,5% a Roma.

Le altre comunità
Tra le prime 12 comunità più numerose nel Lazio la fa da padrona la Romania (179.469 presenze, il 20,2% di tutti i Rumeni residenti in Italia), con un notevole distacco seguono le Filippine (29.746), la Polonia (23.826), l’Albania (22.344), l’Ucraina (17.142), il Perù (13.615), la Cina (12.634), il Marocco (10.774), la Moldova (10.248), l’India (9.636), la Macedonia (6.783) e la Tunisia (5.455).
Le varie comunità si concentrano in modi diversi su tutto il territorio italiano: nel Lazio si trova l’11,8% di tutti gli stranieri, il 24,1% dei Filippini, il 22,6% dei Polacchi, il 20,2% dei Rumeni, il 15,5% dei Peruviani, il 10,5 degli Indiani, il 9,8% degli Ucraini, il 9,7% dei Moldovi, il 7,3% dei Macedoni, il 6,7% dei Cinesi, il 5,3% dei Tunisini, il 4,8% degli Albanesi, e il 2,5% dei Marocchini.

L’ITALIA
In Italia i cittadini stranieri residenti al 1° gennaio 2010 sono 4.235.059, il 7,% del totale dei residenti, nel 2009 erano il 6,5%. L’aumento dei cittadini stranieri è diminuito nel 2009 rispetto ai due anni precedenti principalmente per effetto della diminuzione degli ingressi dalla Romania.

I minori sono il 22,0% del totale degli stranieri.

Circa la metà dei residenti stranieri proviene dai paesi dell’Est europeo.

Oltre il 60% degli stranieri risiede nelle regioni del Nord, il 25,3% in quelle del Centro e il 13,1% in quelle del Sud, anche se nel 2009 la popolazione straniera è cresciuta maggiormente al Sud.

Senza l’apporto dei cittadini stranieri l’Italia sarebbe un paesi con popolazione in diminuzione: nel 2009 infatti la popolazione di cittadinanza italiana è diminuita di circa 75 mila unità.

Continuano a crescere anche nel 2009 le acquisizioni di cittadinanza italiana: 59.369 con un aumento del 10,6% rispetto all’anno precedente. La maggior parte delle acquisizioni di cittadinanza italiana avviene ancora oggi per matrimonio, i matrimoni misti si celebrano prevalentemente tra donne straniere e uomini italiani, quindi i nuovi cittadini italiani sono in maggioranza donne. Ancora poco frequenti le concessioni di cittadinanza per naturalizzazione, fenomeno che nel complesso è ancora relativamente limitato.

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