mercoledì 21 luglio 2010

Misteriose le circostanze della morte del giovane rifugiato Daniel Tewelde

Si chiamava Daniel, aveva 23 anni e in Italia, dove cercava un futuro, ha trovato la morte. La vita di Daniel Tewelde, eritreo in cerca di asilo, si è fermata in un bosco di Cantalice, in provincia di Rieti, poco distante da quella che negli ultimi due anni era diventata la sua casa. Molti sono i punti oscuri che avvolgono le circostanze della morte di Daniel, che secondo gli inquirenti sarebbe avvenuta almeno tre giorni fa. La prima ipotesi avanzata dagli inquirenti sarebbe il suicidio, ma l’autopsia e le indagini dovranno fare chiarezza e rispondere ai mille interrogativi che gli amici, i vicini e le persone che hanno ritrovato il cadavere continuano a porsi.

Daniel è stato ritrovato la mattina del 20 luglio in ginocchio con un laccio intorno al collo legato ad un ramo poco più in alto. In tasca aveva un biglietto scritto nella sua lingua. Dopo averlo a lungo cercato, gli amici hanno avvistato il motorino di Daniel sul ciglio della strada e addentrandosi appena dentro il bosco hanno trovato il suo corpo senza vita. L’ultimo giorno in cui Daniel è stato visto vivo è giovedì 15 luglio, molti dei suoi amici hanno parlato di una sua forte preoccupazione legata al suo lavoro.

Daniel Tewelde era arrivato in Italia, dopo aver attraversato il Mediterraneo a bordo di un’imbarcazione, a Lampedusa nell’ottobre del 2008 e insieme ad altri 100 profughi era stato portato a Rieti come richiedente asilo. Da allora fino alla sua morte Cantalice era diventata la sua casa. Aveva stabilito buoni rapporti con i vicini e lavorava presso l’azienda Fratelli Aguzzi. La sua richiesta d’asilo era stata rifiutata e aveva presentato ricordo nella speranza di vedersi riconosciuto lo status di rifugiato.

Noi dell’ARI onlus vogliamo esprimere le nostre condoglianze alla famiglia di Daniel, ai suoi amici, alla comunità eritrea di Rieti e vogliamo dar voce al dolore che accompagna la scomparsa di una giovane vita. Ci auguriamo poi che le indagini siano condotte dai Carabinieri di Rieti in modo accurato per poter realmente conoscere la verità sulla morte di Daniel.

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