lunedì 21 giugno 2010

Sempre più giovani, stranieri e con familiari a carico: il nuovo volto della povertà reatina


Una graduale trasformazione dell’utenza che è sempre più giovane, straniera e con familiari a carico. È questo in sintesi il ritratto della povertà nel reatino che emerge dai dati del 12° rapporto dell’Osservatorio delle povertà e delle risorse della Caritas Diocesana di Rieti diretta da don Benedetto Falcetti, presentato il 22 aprile 2010 a Rieti presso l’Auditorium della Fondazione Varrone, situato nella Chiesa di Santa Scolastica. I dati sono stati elaborati da Massimo Spadoni che dal 1999 segue la Caritas in questo lavoro.

Il Rapporto Caritas rileva esclusivamente la situazione delle persone che si rivolgono ai vari servizi di assistenza della Caritas Diocesana di Rieti e non di tutta la popolazione reatina, ma come base di partenza, anche l'occhio della Caritas come nel resto del paese ha registrato nel territorio reatino nel 2010, proclamato Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale, un aumento del fenomeno migratorio e una grave crisi economica. Un tale bilancio emerge dai dati, disponibili dal 1999, che parlano di un'attività della Caritas in continua espansione.

Filtrando i dati del Rapporto Caritas e puntando l'attenzione sull'utenza straniera, il dato che emerge sugli altri è che diradatasi l’emergenza legata principalmente al flusso dalla Romania e dagli Stati Est Europei, che ha caratterizzato gli anni dal 2003 al 2008, gli Italiani tornano ad essere la comunità più numerosa. Seguono gli Europei, a distanza gli Africani ma in forte aumento, infine scarsamente numerosi gli Asiatici e i Sudamericani. L’aumento degli Africani all’ingresso della Caritas di Rieti nella rete nazionale Sprar con un progetto che in questo momento accoglie soprattutto Eritrei e Somali.

I paesi d’origine
Il flusso migratorio proveniente dalla Romania sembra aver esaurito la sua energia così come aveva fatto un paio di anni in precedenza il flusso dall’Ucraina. Quella rumena rimane tuttavia la comunità di stranieri più numerosa tra quelle che si rivolgono alla Caritas.
La comunità che maggiormente si rivolge al Centro d’Ascolto c’è quella Rumena, seguita da Ucraina, Marocco, Eritrea, Polonia, Albania. A distanza poi seguono macedonia, Bulgaria, Moldavia, Somalia, Sri lanka, Tunisia ed Egitto.
Le presenze alla Caritas di Rieti rispecchiano fedelmente i flussi migratori che sono avvenuti in Italia nel corso dell’ultimo decennio. Le curve relative ad ogni paese di recente immigrazione hanno generalmente un massimo apicale e tendono poi a diminuire gradualmente

Stato civile
Si nota un’inversione di tendenza nella composizione dell’utenza con i coniugati che risultano in graduale ma costante aumento a partire dal 2006. Riferendosi al 2009, tale dato è da attribuire soprattutto agli immigrati che sono coniugati nel 58,1% dei casi mentre lo è solo il 32,2% degli Italiani. In particolare i Rumeni sono coniugati nel 58,7% dei casi mentre gli ucraini lo sono “solo” nel 52,1%. I separati/divorziati, per contro, sono il 12,4% tra gli stranieri, con notevoli variazioni poiché lo è ben il 24% degli Ucraini ed il 20,9% dei Rumeni ma solo l’1,2% dei cittadini africani. Tra gli Italiani i separati/divorziati rappresentano invece il 25,1% ed il 25,7% se si considerano i residenti a Rieti città.

Livello d’istruzione
Un’analisi più approfondita mostra l’elevato livello di istruzione degli immigrati che, nel 2009, erano diplomati nel 44,6% dei casi (l’11,5% degli ucraini), ovvero in numero percentualmente ben più alto degli italiani. Al lato opposto sono da segnalare sporadici casi di analfabetismo riscontrato tra i cittadini africani.
Si deve concludere che l’immigrazione è costituita da persone piuttosto qualificate e, comunque, con risorse personali superiori rispetto a quelle possedute dagli utenti italiani.

Bilancio delle attività
Il Centro di Ascolto, attualmente al limite della propria operatività, riceve tra i 500 ei 650 utenti all’anno. La Fondazione Varrone ha assicurato nel 2009 un contributo significativo per garantire l’erogazione di viveri e di contributi economici. Innocenzo De Sanctis, Presidente della Fondazione Varrone, si è impegnato a incrementare il sostegno della sua Fondazione alla Caritas per l’acquisto di viveri.
L’attività della Sede centrale sta invece crescendo di intensità, soprattutto a seguito di una maggiore quantità di risorse economiche disponibili, anche grazie alle entrate originatesi dall’attività di Recuperandia nata nel 2007 per recuperare tutti quei materiali che finirebbero nella spazzatura e che invece, una volta ristrutturati sono ceduti ai richiedenti ad offerta libera. Si tratta principalmente di mobili, ma anche di prodotti di merceria, di abbigliamento.
Da alcuni anni è attivo anche lo Sportello anti-usura con il sostegno economico della Fondazione Salus Populi Romani.
Attivo da quattro anni presso il Vescovado, lo Sportello Lavoro registra offerte di lavoro prevalentemente nell’ambito dell’assistenza familiare ed è frequentato, per quanto riguarda gli stranieri, soprattutto da Rumeni, Bulgari ed Ucraini. Minori sono gli utenti provenienti dall’Est Asiatico e dai paesi dell’Africa francofona.

Progetto Rifugiati
Dall’ottobre del 2008 la Caritas di Rieti si è cimentata anche nell’accoglienza di richiedenti asilo a seguito dell’arrivo nel nostro territorio di un gruppo di 101 profughi provenienti da Lampedusa di nazionalità Eritrea.
Anche l’ARI onlus ha partecipato, dall’ottobre del 2008 all’aprile del 2009, offrendo in convenzione con il Comune di Rieti e poi a proprio carico totale, accoglienza alloggiativa a 22 richiedenti asilo in 3 centri di accoglienza.
Nel 2009 la Caritas è anche entrata a far parte della rete nazionale Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) diventando Ente gestore del progetto Asilo del Comune di Rieti. I progetti Sprar in tutta Italia offrono a richiedenti asilo, rifugiati e persone con protezione umanitaria un alloggio, tutti i servizi di prima necessità e l’assistenza burocratica per la richiesta d’asilo e l’assistenza per l’integrazione (corso di Italiano, ricerca di un lavoro e di una casa).
La Caritas ha ereditato la gestione del Progetto rifugiati del Comune di Rieti dall’ARI onlus, che lo ha gestito dalla sua nascita nel giugno del 2001 fino al giugno 2008.  L'ARI onlus ha ideato, fatto nascere, sviluppato e ampliato il Progetto Asilo, nell’ambito della rete nazionale Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), formando anche alcuni degli operatori ora presenti presso la Caritas e presso il Comune di Rieti. Dopo il giugno del 2008 il Comune di Rieti ha trasferito la gestione del Progetto Rifugiati dall'ARI onlus alla Caritas di Rieti senza preavviso, a nostra insaputa e senza motivazioni, o spiegazioni.
Il Comune di Rieti gestisce anche un altro progetto Sprar per l’accoglienza di rifugiati minori non accompagnati ospitati presso la struttura il Nespolo.

Duetto pianoforte violino
Al termine della presentazione dei dati dell'Osservatoriod ella Caritas, Francesca Boccasanta al pianoforte e Maria Cardellini al violino hanno eseguito, davanti ad un pubblico rapito ed attento, l’Adagio di Albinoni e l’Ave Maria di Schubert.

Tavola rotonda
Dopo il duetto pianoforte violino, sono intervenuti alla Tavola rotonda la Prefetta di Rieti Chiara Morolla, il Presidente della Fondazione Varrone Innocenzo De Sanctis, il Direttore Generale della ASL di Rieti Gabriele Bellini, il Direttore del Settore Finanziario del Comune di Rieti Antonio Preite, l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Rieti Ettore Saletti, l’Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Rieti Luigi Taddei e il Vescovo di Rieti Delio Lucarelli.

Preite: la spesa dei Servizi Sociali del Comune di Rieti per la povertà
 
Antonio Preite, Direttore del Settore Finanziario del Comune di Rieti, ha presentato i numeri della spesa che il Comune di Rieti ha destinato negli ultimi 3 anni all’Assessorato ai Servizi Sociali per il sostegno alla povertà.
Borse di studio
?24.000€ nel 2008, 595.000€ nel 2009, 595.000€ nel 2010
Canoni di locazione
845.000€ nel 2008, 707.000€ nel 2009, 707.000€ nel 2010
Contributi ai bisognosi
396.000€ nel 2008, 569.000€ nel 2009, 362.000€ nel 2010
Contributi vari e contributi una tantum
723.000€ nel 2008, 966.000€ nel 2009, 746.000€ nel 2010
Aiuto alle famiglie di recente costituzione
35.000€ nel 2008, 47.000€ nel 2009, 47.000€ nel 2010
Esenzione della Tarsu
Per i cassintegrati e per i redditi ISE fino a 9.296€.

Inaugurazione nuova sede Caritas
Al termine della tavola rotonda, tutti i partecipanti si sono spostati in piazza Oberdan 18 per l’inaugurazione del la nuova sede della Caritas, ristrutturata con il sostegno della Fondazione Varrone. La nuova sede ospita la Segreteria, lo Sportello lavoro e il Centro d’ascolto ed è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 12.00.
L'apporto della Fondazione Varrone è sostanziale e davvero prezioso per la Caritas: la Fondazione Varrone ha infatti sostenuto la Caritas di Rieti contribuendo al nuovo ufficio, contribuendo alla stampa del rapporto dell’Osservatorio e contribuendo all’acquisto di viveri per i bisognosi.

Caritas Diocesana di Rieti
Piazza Oberdan 18
02100 Rieti
Tel. 0746/270611
Apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.00

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