mercoledì 6 marzo 2013

Emergenza Nord Africa: l'emergenza è conclusa ma l'accoglienza continua

Ufficialmente conclusa l'Emergenza Nord Africa, di fatto l'accoglienza continua per le categorie vulnerabili e per le persone che attendono che venga definita la loro situazione con i documenti.

Prosegue l'accoglienza dei profughi dell'Emergenza Nord Africa. Con due circolari del Ministero dell'Interno viene ancora una volta prorogata l'accoglienza per i profughi dell'Emergenza Nord Africa arrivati sulle coste di Lampedusa più di 2 anni fa nel gennaio del 2011 in fuga dalla guerra in Libia e dall'instabilità dei paesi del Nord Africa, erano i tempi della primavera araba.
La misura interessa nella provincia di Rieti quasi 300 persone giunte nel nostro territorio a partire dal aprile del 2011. I profughi sono perlopiù Nigeriani, Ghanesi, Maliani, Bengalesi, Congolesi, Guineani, Camerunensi, Ivoriani, Somali, Liberiani. Hanno tutti ottentuo un permesso di soggiorno per motivi umanitari, ma ci sono anche dei rifugiati. Sono 5 gli enti gestori che li hanno accolti: Consorzio sociale Pegaso sit, Consorzio di Cooperative Te.Sa. (Terre Sabine), Cooperativa Sociale Sma (San Michele Arcangelo), Unione dei Comuni dell'Alta Sabina, (mancano purtroppo i dati sul quinto ente). Gli enti gestori hanno ricevuto circa 4 milioni e mezzo di euro l'anno per l'accoglienza e l'integrazione dei profughi loro ospiti.
Il Consorzio di Cooperative TeSa è in questi giorni al centro di un'indagine della Guardia di finanza, il reato ipotizzato a carico dei vertici di Te.Sa. è concorso in truffa ai danni dello Stato, l'indagine riguarda proprio la gestione dei fondi per l'accoglienza dei profughi dell'Emergenza Nord Africa. Indagini, ma anche arresti, hanno coinvolto diversi progetti del Lazio e d'Italia.
Ora, a quasi due anni dall'inizio dell'emergenza, ai beneficiari dei progetti si prospettano tre diverse possibilità:
  1. aderire ad un progetto di rimpatrio volontario assistito;
  2. rimanere in accoglienza se rientrano nelle “categorie vulnerabili” o non hanno ancora definito la loro posizione riguardo i documenti;
  3. oppure uscire dal progetto, in quest'ultimo caso è prevista una buonuscita di 500 euro.

Alle persone appartenenti alle categorie vulnerabili dovrà essere garantita l'accoglienza in uno dei progetti dello Sprar il sistema nazionale di accoglienza e integrazione per richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale.
Nella provincia di Rieti sono 4 i progetti Sprar attivi, ma i beneficiari del nostro territorio potrebbero anche essere inseriti in progetti di altre province.
Ma chi sono le persone che fanno parte delle “categorie vulnerabili”? Si tratta di minori, disabili, anziani, donne in stato di gravidanza, genitori sinogli con figli minori, persone per le quali è stato accertato che hanno subito torture, stupri o altre forme gravi di violenza psicologica, fisica o sessuale. Rientrano in questa categoria anche i soggetti che necessitano di assistenza sanitaria e domiciliare specialistica e/o prolungata e coloro che presentano una disabilità anche temporanea.
Il regime di emergenza è durato fino al 31 dicembre del 2012 e gestito dalla Protezione civile è poi passato in regime ordinario con la gestione delle Prefetture. In regime di emergenza per ogni beneficiario gli enti gestori ricevevano dai 42,50 ai 46 euro al giorno, in regime ordinario invece si è scesi ai 35 euro a persona al giorno. Con questi importi gli Enti gestori si sono obbligati a provvedere a tutti i loro ospiti non soltanto il vitto, l'alloggio e il pocket money, ma anche la presa in carica socio-sanitaria, la formazione linguistica, l'orientamento civico, la mediazione interculturale, la riqualificazione e formazione professionale, l'accompagnamento alla fase di uscita dal progetto con autonomia alloggiativa e lavorativa. Questo è quanto sottoscritto da tutti gli Enti gestori con la Protezione Civile della Regione Lazio prima e con la Prefettura di Rieti a partire dal 1° gennaio 2013. Il fine di un impegno così oneroso e costoso era proprio quello di evitare che gli ospiti dei progetti si trasformassero da potenziale preziosa risorsa per il nostro territorio in un problema o ancora peggio in un peso ritrovandosi in una situazione di stagno con tutte le conseguenze che ne possono derivare.
Giovedì mattina si riunisce presso la Prefettura di Rieti il Consiglio territoriale per l'immigrazione e, anche se sorprendentemente la chiusura dell'Emergenza Nord Africa non è all'ordine del giorno, sarà senz'altro la sede più adatta per parlarne.

Nessun commento:

Posta un commento