Dopo aver ricevuto numerose segnalazioni, ieri mattina lunedì 19 aprile 2010 alle ore 11.55 con una delegazione dell’ARI onlus siamo andati ai Servizi Sociali del Comune di Rieti e abbiamo trovato la porta del Settore Socio-Assistenziale chiusa. Un’usciera ha aperto la porta e ci ha riferito che aveva ricevuto ordine di chiudere perché i numeri per parlare con le assistenti sociali erano terminati e le assistenti sociali erano occupate, a chi chiedeva di entrare ripeteva che l’ufficio era chiuso e suggeriva di provare a telefonare dopo le 13.00, o di tornare il lunedì successivo.
Eppure un cartello affisso sulla porta di ingresso a firma del Dirigente avvisa che il lunedì il Settore Socio-Assistenziale è aperto al pubblico dalle 9.00 alle 13.00.
Abbiamo chiesto all’usciera di far presente ai suoi superiori che non è consentito dalla legge interrompere arbitrariamente un servizio pubblico, come accade nel caso della chiusura al pubblico di un ufficio prima dell’orario stabilito.
Nel frattempo un agente del servizio d’ordine privato ci ha intimato di uscire, nonostante fosse il momento di apertura al pubblico e, vedendo che avevamo in mano una videocamera, ci ha detto con tono intimidatorio che avrebbe chiamato i Carabinieri per farci perquisire al fine di scoprire se avevamo effettuato filmati.
L’usciera invece, dopo aver consultato l’assistente sociale Funzionario Capo dell’Ufficio Assistenza Sociale, che ha evidentemente accolto le nostre osservazioni, ha lasciato aperta la porta fino alle 13.00, permettendo il regolare svolgersi del pubblico servizio.
Verso le 12.20, mentre andavamo via, l’agente privato ci ha intimato di non uscire fino all’arrivo dei Carabinieri, noi gli abbiamo segnalato che non rientra nella legalità la possibilità di trattenerci, ravvisando in questo comportamento un caso di sequestro di persona. L’agente privato ha desistito ed è quindi uscito insieme a noi e ci ha seguito fino alla nostra macchina dicendo che aveva intenzione di registrare il nostro numero di targa.
Da molte segnalazioni e testimonianze raccolte e dalla nostra esperienza diretta, risulta che abitualmente il Settore Socio-Assistenziale non rispetta l’orario di apertura al pubblico, chiudendo la porta d’ingresso prima di quanto previsto dall’avviso affisso sulla porta.
Ci auguriamo che il Settore Socio-Assistenziale osservi d’ora in poi l’orario di apertura al pubblico e invitiamo i nostri lettori a contattarci per raccontarci la vostra esperienza in proposito e per eventuali segnalazioni. L’ARI onlus nel frattempo segnalerà formalmente con una comunicazione scritta alla dirigenza dei Servizi Sociali del Comune di Rieti l’accaduto, chiedendo che l’Assessorato provveda a far rispettare l’orario di apertura al pubblico.
Di norma l’apertura al pubblico del Settore Socio-Assistenziale è prevista con lo stesso orario anche il giovedì mattina, ma un altro cartello affisso sulla porta d’ingresso a firma del Dirigente avvisa che dal 1° marzo fino al 30 aprile il Settore Socio-Assistenziale del Comune di Rieti rimarrà aperto al pubblico solo il lunedì dalle 9.00 alle 13.00 per esaminare le domande di assistenza degli utenti.
Considerata la difficile, a volte disperata, situazione socio-economica in cui tanti Italiani e stranieri residenti nel Comune di Rieti si trovano in questo periodo di grave crisi economica generale, ci sembra che non sia sufficiente consentire agli utenti di incontrare le assistenti sociali soltanto 1 o 2 volte a settimana, sempre che riescano a fare in tempo a prendere un numero.
Proponiamo quindi pubblicamente all’Assessore e al Dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Rieti di prevedere una terza giornata di ricevimento, se possibile di pomeriggio, rispettando l’orario di apertura al pubblico.
Invitiamo tutti coloro che sostengono la nostra proposta a contattarci.