mercoledì 27 ottobre 2010

Rieti sotto la lente del Dossier Statistico Immigrazione

I dati del XX Dossier Statistico Immigrazione 2010 di Caritas/Migrantes sulla provincia di Rieti.

Nella provincia di Rieti gli stranieri residenti sono 10.901, hanno un’incidenza sulla popolazione totale (159.979) del 6,8%. Gli stranieri residenti sono aumentati dal 2002 al 2009 del 276,8%, rispetto al 2008 del 10,0%, sono lo 0,3% delle presenze in Italia, le donne sono il 54,5%, i minori il 19%, i nati nel 2009 sono 146. Dal 2002 al 2008 il numero degli stranieri è cresciuto con un tasso del 248,0%.

Stato dell’integrazione
La fotografia sullo stato dell’integrazione, basata su una serie di indicatori socio-occupazionali messi a punto dal Dossier su incarico CNEL (Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro) segnala che relativamente all’indice complessivo del potenziale di integrazione degli immigrati, il Lazio si pone come una regione virtuosa, ovvero al 4° posto, con un valore complessivo di 57,06 (in fascia d’intensità media). A livello provinciale Rieti si colloca al 75° posto con una media nell’indice di integrazione Cnel.

La scuola
Le scuole primarie laziali sono quelle con più elevata partecipazione di studenti, a Rieti si registra un’incidenza dell’8,9%. Gli studenti stranieri iscritti all’anno scolastico 2009/2010 sono 1.659.



Andamento occupazionale dei lavoratori nati all’estero
I lavoratori nati all’estero assicurati all’Inail nel 2009 sono nella provincia di Rieti il 15,0% superando il dato nazionale (9,5%). Nel 2009 nella provincia di Rieti gli occupati nati all’estero sono 4.320, lo 0,1% dei lavoratori nati all’estero di tutta Italia, il 34,6% sono donne, incidono sul totale dei lavoratori reatini con il 15%. Gli occupati equivalenti nati all’estero sono 3.497 con un’incidenza del 13,8%. Nel 2009 gli assunti nati all’estero nella provincia di Rieti sono 2.222, con un’incidenza sul totale del 26%, i nuovi assunti sono 714 con un’incidenza del 40,2% sul totale dei nuovi assunti. La percentuale dei nuovi assunti sul totale degli occupati nati all’estero è del 16,5%. Il saldo occupazionale (differenza tra le assunzioni nette nel corso del 2009 e le cessazioni nette dei rapporti di lavoro) per i nati all’estero è di 103 lavoratori.
Secondo i dati raccolti da Unionecamere, dal 2003 al 2009 ha segnato a Rieti, tra le province del Lazio, il maggiore valore di crescita percentuale dei titolari di impresa di nazionalità straniera, pari al 923,3%.
Nella provincia di Rieti si concentra invece il minor numero del Lazio di cittadine straniere titolari d’impresa (solo 52 su 19.888, corrispondenti allo 0,3%).
A Rieti i settori dell’industria e dell’agricoltura raggiungono il 55,4% (rispettivamente il 37,1% e il 18,3%). Nel Lazio per i nuovi assunti nel 2009 nati all’estero i maggiori settori di impiego sono: 17% costruzioni, 14,8% Servizi alle Imprese, 12% agricoltura, 11,7% alberghi e ristorazione, 11,1% attività nelle famiglie, 8% servizi pubblici, 5,4% commercio al dettaglio, 5% industria.

Le rimesse
Anche nel 2009 è aumentato l’ammontare delle rimesse inviate da lavoratori stranieri alle famiglie di origine rimaste in patria e rilevate dalla Banca d’Italia. Rispetto all’anno precedente a Rieti si segnala un notevole aumento (del 12,2%).

La religione
Secondo una stima del Dossier nel Lazio i 497.940 stranieri residenti si suddividono per fede religiosa come segue: 64,6% Cristiani (38,8% Ortodossi, 20,7% Cattolici, 4,3% Protestanti, 0,8% altri Cristiani), 16,1% Musulmani, 4,2% Buddisti, 2,5% Induisti, 0,7% Animisti, 0,2% Ebrei, 11,8% altri.

Le denunce verso gli stranieri
Nel Lazio il rapporto tra la popolazione residente e le denunce (e non quindi la conferma della sentenza), preso in esame il triennio 2005-2008, mostra a livello regionale un aumento delle denunce non proporzionale all’aumento della popolazione straniera. Nel Lazio le denunce nel 2008 verso cittadini stranieri hanno riguardato reati contro il patrimonio (26,4%), contro la persona (9,4% di cui 1,4% di tipo sessuale), in materia di droga (6,2%) e contro le cose (5,6%).
È emblematico nel Lazio il caso dei romeni che a fronte di un aumento impetuoso delle presenze (nell’ultimo triennio hanno segnato +142% e oggi nel Lazio sono oltre un terzo della popolazione straniera) hanno registrato un calo in ordine alle denunce a loro carico, il numero delle denunce è diminuito infatti del 13%.

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